Descrizione

l territorio di Vialfrè si sviluppa a cavallo di una morena tra le più estese e rilevate del settore laterale destro dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea. Si tratta in pratica della "gemella" opposta, meno regolare, della più nota Serra d'Ivrea.
Detta posizione privilegiata ne fa un punto d'osservazione eccezionale per ammirare non solo la struttura morenica, ma l'arco alpino, la pianura piemontese e la collina torinese-casalese.
La morfologia del territorio è tipicamente collinare ed è caratterizzata da una serie di rilievi (morene), che si alternano a pianori e depressioni (valli e conche inframoreniche) colmate da materiali ghiaioso-sabbiosi di origine fluvio-glaciale o limo-torbosi (lacustre-palustre). Le morene sono strutture morfologiche legate all'azione di trasporto ed accumulo del ghiaccio Balteo; i depositi fluvio-glaciali derivano dal trasporto, rielaborazione e deposizione degli originari depositi glaciali da parte dei corsi d'acqua derivanti dallo scioglimento dei ghiacci stessi.
Le morene hanno forma arrotondata: sono allungati secondo la direzione NO-SE (nel settore ovest del territorio comunale) e N-S (nel settore sud). La variazione di direzione si registra proprio in corrispondenza dell'abitato.
I materiali accumulati dal ghiacciaio Balteo durante la seconda fase di espansione glaciale (Pleistocene Medio) provengono dalla Valle d'Aosta. Le morene sono costituite da frammenti e blocchi che talora possono raggiungere grandi dimensioni (massi erratici, trovanti), immersi in matrice fine (limo glaciale) derivante dalla erosione operata sulle rocce da parte del ghiaccio (esarazione). Nelle valli inframoreniche si sono invece accumulati i depositi fluvio-glaciali e fluviali derivanti dalla rielaborazione ad opera delle acque di scioglimento dei ghiacci stessi, e costituiti da sabbie e ghiaie con poca frazione limo-argillosa grossolanamente stratificati.
In prossimità delle aree più depresse, sono infine presenti i limi, limi torbosi e torbe di origine lacustre-palustre in quanto depositatisi al fondo di originari laghetti racchiusi da cordoni collinari (es. Torbiera di Vialfrè).
I depositi morenici poggiano, ad una profondità superiore a 100 m, su una formazione marina (Pliocene) costituita da sabbie fossilifere. Infine ad una profondità superiore a 150 m i materiali detritici poggiano sul substrato roccioso costituito dalle stesse rocce che affiorano nei dintorni di Ivrea.

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2
Inserire massimo 200 caratteri

Questo sito utilizza i cookie per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
Cliccando su "Accetto" acconsenti all'utilizzo di tutti i cookies.
Se rifiuti o chiudi questo banner potrai ugualmente consultare il sito ma alcune funzionalità potrebbero non essere disponibili.

Leggi la Cookies policy
Si tratta di cookies tecnici indispensabili al funzionamento del sito
Consentono di monitorare in forma anonima ed aggregata le visite al sito (statistiche)